4. PASQUA: Annunciamo al mondo la Speranza nella certezza della vittoria sulla morte!

La Pasqua va annunciata! Il cristiano “pasquale” è testimone gioioso di una bella notizia, di un annuncio straordinario:
Cristo è Risorto!!!! Ma non è una cronaca da dire, è una vita da vivere. Di fronte al mondo con tutte le sue miserie il cristiano dice: SPERANZA!!

dal Vangelo di Matteo (28)
1Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. 2Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve.
4Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. 5L’angelo disse alle donne: “Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6Non è qui. È risorto, infatti,
come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. 7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto”.
8Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. 9Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse:
“Salute a voi!”. Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. 10Allora Gesù disse loro: “Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno”.
11Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono
ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. 12Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, 13dicendo: “Dite così: “I suoi discepoli
sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. 14E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione”. 15Quelli presero
il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi. 16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono.
Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: “A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i
giorni, fino alla fine del mondo”.

Meditiamo con Papa Francesco: dalla Bolla papale “Spes non confundit”, n.18
Sì, abbiamo bisogno di «abbondare nella
speranza» (cfr. Rm 15,13)
per testimoniare in modo credibile e attraente
la fede e l’amore che portiamo nel
cuore; perché la fede sia gioiosa, la carità
entusiasta; perché ognuno sia in grado di
donare anche solo un sorriso, un gesto di
amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto
sincero, un servizio gratuito, sapendo che,
nello Spirito di Gesù, ciò può diventare
per chi lo riceve un seme fecondo di speranza.
Ma qual è il fondamento del nostro
sperare? Per comprenderlo è bene soffermarci
sulle ragioni della nostra speranza
(cfr. 1Pt 3,15).

dall’omelia di Papa Francesco 10.05.2024
“Con i gesti,con le parole, con le scelte di
ogni giorno, con la pazienza di seminare
un po’ di bellezza e di gentilezza ovunque
ci troviamo, vogliamo cantare la speranza,
perché la sua melodia faccia vibrare le corde
dell’umanità e risvegli nei cuori la gioia,
risvegli il coraggio di abbracciare la vita.”

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