Ecco gli spunti di preghiera e riflessione personale dal lavoro dei comitati parrocchiali, proposti nel Miserere di comunità.
Giovani, donne, attenzione alle tante povertà. Sono i tre grandi temi che la Diocesi di Trento è chiamata ad approfondire a prosecuzione del cammino sinodale. Tre area di confronto all’interno dei gruppi, in un clima di conversazione spirituale. Questo è quello che è stato fatto anche dai nostri comitati parrocchiali e, in occasione della Quaresima, tale riflessione ha generato spunti di richiesta di perdono al Signore per le nostre mancanze e motivi di lode e ringraziamento per quanto di buono possiamo esperire ogni giorno nelle nostre comunità. Questi spunti sono diventati intenzioni di preghiera nel Miserere di comunità celebrato in preparazione alla Settimana Santa. Li proponiamo per la preghiera e la riflessione individuale.
PERDONACI SIGNORE!
DONNE NELLA CHIESA
Ti chiediamo perdono, o Signore, perché nelle nostre comunità, soprattutto nelle più piccole, spesso facciamo fatica a coinvolgere nelle attività parrocchiali donne “nuove” che potrebbero portare nuova linfa, nuove idee, entusiasmo.
Ti chiediamo perdono, o Signore, per lo sguardo maschilista che permea la nostra società e la chiesa e che ha favorito il concetto di prevalenza dell’uomo rispetto alla donna, a differenza di quanto insegnato dal Vangelo.
Ti chiediamo perdono, o Signore, per tutte le volte che il nostro comportamento, il nostro pensiero, ha sminuito il volto della donna.
Ti chiediamo perdono, o Signore, perché molte volte tacciamo di fronte ai problemi sociali riguardanti le donne.
POVERI E FRAGILI
Ti chiediamo perdono, o Signore, perché troppe volte facciamo fatica a capire chi sono i poveri. Nell’immaginario comune la povertà riguarda solo l’aspetto economico, ma esistono molte altre forme di povertà: difficoltà familiari, solitudine, disagio psichico, dipendenze…
Ti chiediamo perdono, o Signore, per la difficoltà ad entrare nell’ottica dell’accoglienza e della fratellanza universale, del vedere l’altro non come diverso ma come una risorsa.
Ti chiediamo perdono, o Signore, per la difficoltà a sviluppare l’accoglienza e l’integrazione nei confronti dei migranti, sia a livello civile che come Chiesa.
Ti chiediamo perdono, o Signore, perché non siamo capaci di alimentare una vera cultura della pace e del senso di Chiesa come Comunità universale.
Ti chiediamo perdono, o Signore, per la difficoltà a scegliere con fermezza una società della vita che superi l’egoismo individuale e che dia supporto alle donne in gravidanza.
GIOVANI
Ti chiediamo perdono, o Signore, per l’atteggiamento degli adulti nei confronti dei giovani, non sempre evangelico e autentico.
Ti chiediamo perdono, o Signore, per la fatica degli adulti a dare una testimonianza autentica e credibile di ciò che significa seguire Cristo, di quello che è l’autentico scopo della vita.
Ti chiediamo perdono, o Signore, per i pregiudizi e la diffidenza che gli adulti hanno spesso per i modi originali e “fuori standard” dei giovani, segni di richieste di essere “visti” e ascoltati che troppo spesso gli adulti faticano a considerare tali.
Ti chiediamo perdono, o Signore, per la poca attenzione che si riscontra, in tanti ambiti della società attuale e della Chiesa, alle richieste e alle critiche fatte dai giovani, considerati spesso dagli adulti come radicali e poco inclini ai compromessi.
TI RINGRAZIAMO SIGNORE!
DONNE NELLA CHIESA
Signore apri le nostre labbra e la nostra bocca canterà al tua lode perché nelle nostre parrocchie è numerosa la presenza delle donne in tutte le attività parrocchiali, anche sopperendo alla mancanza di impegno di tanti uomini.
Signore apri le nostre labbra e la nostra bocca canterà al tua lode perché le nostre donne sono capaci di coinvolgere spesso i propri mariti nella attività parrocchiali, soprattutto in quelle pratiche.
Signore apri le nostre labbra e la nostra bocca canterà al tua lode perché nelle nostre comunità siamo capaci di valorizzare la preparazione e le capacità delle donne. Un esempio è il percorso “5 sensi per attraversare la Bibbia e la vita”.
POVERI E DISAGIATI
Signore apri le nostre labbra e la nostra bocca canterà al tua lode per la presenza nel nostro territorio della Caritas e del Cedas, nonché di altre realtà e di forme di volontariato attivo.
Signore apri le nostre labbra e la nostra bocca canterà al tua lode per la presenza nelle nostre comunità di tante persone che prestano aiuto individualmente, nell’anonimato, anche senza frequentare la Chiesa e talvolta con sensibilità maggiore dei cattolici praticanti.
Signore apri le nostre labbra e la nostra bocca canterà al tua lode per l’esperienza positiva dell’utilizzo delle canoniche di Fraveggio e Sarche, messe a disposizione per persone con qualche difficoltà e disagio.
Signore apri le nostre labbra e la nostra bocca canterà al tua lode per lo sforzo che le nostre comunità, attraverso i ministri straordinari dell’Eucarestia e singoli volontari, fanno per stare vicine agli anziani, cercando di farli sentire accompagnati e supportati.
GIOVANI
Signore apri le nostre labbra e la nostra bocca canterà al tua lode per la presenza sul nostro territorio dell’associazione “Noi”, che porta avanti diverse iniziative, promuove esperienze estive, accompagna con il canto le celebrazioni, apporta novità, … rappresentando un’occasione di aggregazione e possibilità di rendersi attivi per i giovani.
Signore apri le nostre labbra e la nostra bocca canterà al tua lode per i giovani, un dono che dà speranza per il futuro, che manifesta il coraggio nel procedere sulle tue orme in un mondo così complesso, nonostante la tecnologia e le comodità, dimostrandosi molte volte più autentici e onesti rispetto alle generazioni più adulte.
Signore apri le nostre labbra e la nostra bocca canterà al tua lode per l’impegno concreto di molti giovani nell’aiutare il prossimo, nel fare insieme e anche nel tentativo di riproporre i valori della Chiesa delle origini, autentica e solidale.